Artrophia

Ars gratia artis, Saturno Buttò

Marzo 15, 2023
artrophia

E’stata inaugurata sabato 12 marzo, alla Sala Xenia a Trieste, “Ars gratia artis”, personale di Saturno Buttò. La mostra, curata da Emanuela Audia, si snoda su un corpus di 30 opere che raccontano la produzione artistica del maestro Buttò negli ultimi venti anni. Al centro delle sue opere la figura umana divisa tra le viscere della terra e la volta celeste e codificata attraverso simboli.

In un’intervista rilasciata a Inside art Buttò aveva associato la sua arte alla frase del critico letterario G. Hartmann: “La grande arte è sempre scortata dalle sue due oscure sorelle, l’empietà e la pornografia”. Sarebbe però limitante riassumere il suo valore artistico nel concetto di pornografia, in quanto ciò che emanano i suoi quadri va ben oltre e diventano per lo spettatore un pretesto per fare i conti con le proprie contraddizioni. Una sorta di catarsi nel corso della quale l’uomo viene liberato da tutti i preconcetti dietro ai quali si limita e nasconde.

Ars gratia artis però non è solo una mostra, ma anche un’occasione per riaprire il dialogo con l’arte. “La numerosa affluenza di visitatori sia durante il vernissage che in settimana, ha dato un segnale molte forte che Trieste ha bisogno e voglia di novità nell’arte – ha dichiarato la curatrice Emanuela Audia -. Sono molto soddisfatta dei numeri registrati finora e sono convinta della scelta che ho fatto, ovvero presentare questo immenso maestro del ritratto figurativo ai miei concittadini. È un’esposizione coraggiosa, diversa, per niente banale che divide per certi versi, ma conferma quanto di Arte (non a caso la lettera maiuscola), se ne senta il bisogno e se ne debba tornare a parlare”.

Saturno Buttò è un rinomato artista contemporaneo veneto, noto per le sue abilità nel campo del ritratto figurativo, particolarmente apprezzato in Italia e negli Stati Uniti. Sin dagli anni Novanta, ha esposto le sue opere in numerose mostre in diverse parti del mondo. Buttò ha sviluppato una particolare predilezione per l’utilizzo delle tavole di pioppo come supporto per i suoi lavori, lasciando le tele tradizionali per sperimentare e innovare le sue tecniche pittoriche.

La mostra allestita presso la sala Xenia è visitabile fino al 18 marzo.